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Sicilia in zona rossa | I divieti, cosa si può fare e cosa non si può fare

Sicilia in zona rossa. L’Isola – come ha annunciato ieri il presidente della Regione Nello Musumeci alla vigilia del nuovo Dpcm – da domenica rientrerà nella zona caratterizzata dalle misure e dalle regole più rigide. Oggi il ministro della Salute Roberto Speranza ha sciolto le riserve, assecondando le richieste della Regione, e in serata firmerà un’ordinanza che sarà in vigore dal 17 gennaio.

Ecco i divieti e cosa si può fare:

– E’ vietato ogni spostamento, anche all’interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute. Vietati gli spostamenti da una Regione all’altra e da un Comune all’altro.

– Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 18 per i bar e 22 per i ristoranti. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Chiusura dei negozi, fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità. Restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici.

– Didattica a distanza per la scuola secondaria di secondo grado, per le classi di seconda e terza media. Restano aperti, quindi, solo asili e scuole dell’infanzia, le scuole elementari e la prima media. Anche se la Regione si è riservata la possibilità di lasciare chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado, tutto dipende dai risultati dello screening di massa che è stato avviato di concerto con i Comuni. Chiuse le università, salvo specifiche eccezioni.

– Sono sospese tutte le competizioni sportive salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal Coni e Cip. Sospese le attività nei centri sportivi. Rimane consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all’aperto in forma individuale. Sono chiusi musei e mostre. Chiusi anche teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo, anche nei bar e nelle tabaccherie.

– Per i mezzi di trasporto pubblico è consentito il riempimento solo fino al 50%, fatta eccezione per i mezzi di trasporto scolastico.

 

Torna l’autocertificazione

Per circolare è necessario, in caso di controlli delle forze dell’ordine, avere con sé il modulo di autocertificazione, quel documento introdotto con l’inizio dei lockdown. A chi è sprovvisto del modulo ne viene fornito uno da compilare per giustificare – con dichiarazioni vere – il motivo dello spostamento. I cittadini devono infatti ricordarsi, come specifica il sito del Viminale, che “l’autodichiarazione è in possesso degli operatori di polizia e può essere compilata al momento del controllo.