CalcioSerie D

Serie D, novità live streaming. La LND propone una doppia ipotesi per il futuro

Il recente DPCM ha previsto tra le attività sportive consentite il Campionato Nazionale di Serie D prevedendo, al contempo, che le gare vengano disputate a porte chiuse e in assenza di pubblico. In virtù di ciò, il Consiglio del Dipartimento Interregionale LND, d’intesa con il Presidente Cosimo Sibilia, a partire dalle gare in calendario per la prossima giornata, concederà a tutte le Società interessate l’autorizzazione a trasmettere, in deroga al C.U. n.19 del 15.9.2020 (Acquisto Diritti Audio Video) ed alla Circolare n.23 della LND, limitatamente al periodo in cui saranno previste le porte chiuse, in modalità live streaming, tutte le gare interne ed esterne sui propri canali web e social ufficiali, secondo le modalità che successivamente saranno indicate, fatti salvi tutti i diritti acquisiti dalle Emittenti televisive che ad oggi hanno acquistato i pacchetti di cui al richiamato comunicato.

La Lega Nazionale Dilettanti, oggi alle ore 15 deciderà se proseguire  il Campionato nel rispetto delle disposizioni del DPCM del 24 ottobre con autorizzazione alle Società alla trasmissione delle gare in diretta, in modalità live streaming sui propri canali web e social ufficiali, per il periodo in cui sono previste le porte chiuse oppure sospendere le attività fino al 24 Novembre, data della scadenza del DPCM del 24 ottobre, salvo ulteriori e diversi provvedimenti che dovessero essere adottati.

Le società, in questi giorni, sono state chiamate in questi giorni a votare su queste due ipotesi. Sui social, Sibilia presidente della Lega Nazionale Dilettanti non le ha mandate a dire affermando che “La Lega Dilettanti, e le società stesse, ha fatto di tutto per garantire la ripresa dello sport di base dopo il lockdown, mettendo a disposizione ingenti risorse economiche e compiendo ulteriori sacrifici. La misura adesso è colma e qualcuno dovrà prendersi la responsabilità di un disastro annunciato, invece di continuare a lanciare numeri e fare proclami come se il calcio a cui pensare fosse solo quello di vertice”.