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IL GIRO DI NIBALI: “Cercavo la vittoria di tappa…ma ero guardato a vista”

A Messina ha annunciato il suo ritiro a fine stagione, intanto lo Squalo dello Stretto continua a stupire anche gli scettici.  Nella 14ma tappa del Giro d’Italia, Santena-Torino, Nibali mostra ancora una volta il suo valore e fa specie il fatto che, oltre lui, a farsi strada ci sia solo il… trentanovenne Pozzovivo.

Vincenzo guadagna posizioni in Classifica Generale, adesso è ottavo, il suo distacco di 2 minuti e 58 secondi potrebbe far sognare.  Nibali si conferma ancora una volta in una grandissima condizione, ma  la maggior soddisfazione sarebbe vincere una tappa per poter ricambiare l’affetto della gente che lo accompagna di tappa in tappa, come confermato da lui stesso nelle interviste del dopo gara:

Ho cercato la vittoria di tappa – spiega Nibali ai microfoni della Rai subito dopo l’arrivo -, ero però controllato a vista poiché nonostante il ritardo da me accumulato sull’Etna sono considerato pericoloso per la classifica, difficile per me sganciarsi dal gruppo dei migliori“.

“Una giornata molto dura. Il ritmo imposto dalla Bora-Hansgrohe è stato davvero molto alto, era difficile alimentarsi in un circuito molto nervoso come questo e il caldo ha contribuito. Si è rivelata una tappa molto complicata“.

“Non so come sia la classifica – conclude il siciliano – il gruppo si è rotto già prima di salire verso Superga la prima volta. Non so come sono messo, ora però conta recuperare“.

Poi sui suoi tifosi: “Sono contento della gente qui per me. Dall’inizio del Giro il pubblico è stato eccezionale, vorrei regalare loro un successo, mi sono sempre stati vicinissimi. A volte ci vorrebbe un mese da dedicare loro per ringraziarli, ma al Giro non è mai facile“.