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Cocchino D’Eboli “Obiettivo far innamorare i tifosi del Messina. Vinciamo 10 finali e sarà matematica”

Intervistato da Lucia Nativo, il direttore dell’ Acr Messina ha fatto un punto sul campionato e su quello che è lo stato delle cose dentro e fuori dal campo, sui progetti presenti e futuri e su come è nato il suo rapporto con la società biancoscudata.

Ho scelto Messina nonostante qualche risultato deludente degli ultimi anni, ho voluto conoscere prima il presidente Sciotto, una persona che ci tiene tantissimo al Messina, e nonostante altre richieste Messina è una piazza che non si può rifiutare. La mia missione è portare Messina dove vogliamo e poi spero di rimanere insieme a tutte le componenti. Piazza migliore di Messina in un campionato professionistico non ne vedo.  

A me piace stare sul posto e vivere il campo giornalmente. Nel calcio per ottenere dei risultati serve fortuna ma in primis competenza ed il direttore sportivo deve avere in la conoscenza diretta di dove opera, della categoria, i rapporti, il rispetto e ci deve mettere la faccia. Con me le proprietà non perdono un euro, io sono sempre molto chiaro. Siamo una squadra nuova, non era facile dopo un mese di ritiro mettere tutto insieme, c’erano squadre attrezzate e con già un impianto di gioco precedente come Fc, Acireale e Licata. Abbiamo avuto bisogno di amalgamare il gruppo. Ho preso giocatori vincente che continueranno a vincere ma bisogna saperli gestire, alla fine noi abbiamo continuato con un impianto di base mentre altri sono dovuti intervenire sul mercato. Chi sbaglia meno all’inizio e più avvantaggiato degli altri in un mercato sempre aperto.

Noi siamo sempre andati per la nostra strada nonostante le critiche e abbiamo risalito la china domenica dopo domenica, la sconfitta della partita di andata con l’Fc ci ha fatto molto male ma da lì siamo ripartiti. Bove e Del Regno hanno deciso di seguirmi in questo progetto perchè il progetto è lungo ed importante per il futuro, Sciotto era sull’orlo di dire basta ma ho promesso a lui che gli avrei fatto togliere “gli schiaffi dalla faccia”. Con l’Fc solo rivalità sportiva, sono onorato di essere il direttore della squadra più seguita della città ma ci tengo a dire che la rivalità è solo sportiva.

I ragazzi sanno che già dobbiamo pensare alla prossima partita, abbiamo già incontrato nel ritorno le prime cinque e questo per noi è importante. L’avversario più difficile da affrontare? L’ Fc sicuramente ma anche la Gelbison che è stata una grossissima sorpresa. La rosa è quella che davvero fa la differenza, alla fine i risultati escono sempre alla distanza. Mi fa molto paura il Rotonda che ha dato filo da torcere a chiunque da quando ha cambiato il tecnico. L’obiettivo è sempre stato di vincere il campionato sin dall’inizio.

Questa stagione siamo stato fortunati ad esser stati graziati sul Covid ma è anche merito di un protocollo interno che abbiamo emesso ad inizio stagione, ovviamente è stato un campionato un po’ falsato per il Covid, penso ad esempio al Roccella che ha ancora 3 partite da recuperare ed è normale che quando vai a recuperare partite in momenti differenti le motivazioni sono diverse. Per noi d’ora in poi sono 10 finali e solo vincendole tutte possiamo avere la matematica della promozione, quanto successo con il Rende non deve accadere più. 

Ringrazio i tifosi del Messina che mi sono vicini ogni giorno, loro sono il nostro dodicesimo in campo e quest’anno sono mancati tantissimo allo stadio, io sto cercando di farli innamorare ogni giorno del calcio poichè negli ultimi anni, a causa dei risultati negativi, si erano un po’ disinnamorati. Per me questa è e sarà una grande vittoria.