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CASTANEA – Coach Frisenda: Tra Basket, BASKIN…e Covid

A poche settimane dalla chiusura della prima parte di campionato di basket serie C Gold, con Filippo Frisenda, vera anima e coach del Castanea Basket, inevitabile fare un primo bilancio della stagione. “Positivo – afferma – anche perchè ci confrontavamo con un campionato nuovo e società ben consolidate. Stiamo cercando di fare il massimo ma, da piccola realtà e da matricola, ci approcciamo con le problematiche che vivono le piccole realtà sportive. La filosofia di puntare sui giovani – prosegue – ci sta dando ragione anche se in qualche gara, dove serviva un pò di esperienza in più siamo stati penalizzati”.

Impossibile non parlare del Baskin, reduce dal quarto posto nella classifica nazionale dopo le finali che sono disputate a Lignano Sabbiadoro nel “Torneo della Ripresa”. “Il Baskin è uno dei rami più importanti che la società del Castanea ha perseguito e continua a perseguire. Un esempio di inclusione sociale, formata da ragazzi che non hanno bisogno di solidarietà ma di normalità. Tutto è meno che uno sport di propaganda, è una vera disciplina sportiva, nuova, che si sta strutturando. Merito dei ragazzi per il prestigioso risultato ottenuto perchè credono e hanno creduto nelle loro potenzialità”. 

“Sulla seconda parte della stagione – così come confessa Frisenda – c’è molta perplessità visto l’aumento la curva dei contagi da Covid. Già c’è qualche società che chiede il rinvio di qualche gara. Da vedere anche l’impatto sui giovani sulla richiesta della Lega del supergreenpass. Serve qualcuno in cabina di regia competente per comunicarci le linee guida per la ripresa della stagione. Già  le società di A e di B stanno in merito avendo problemi sul come affrontare i nuovi protocolli anti Covid e stanno registrando i primi stop, figuriamoci noi piccoli realtà di serie C che, per spostarci lo facciamo con piccoli mezzi dove ognuno è a contatto l’uno con l’altro.     

Sul Palaritiro pronta una nota che invieremo al Dipartimento Sport del Comune e alla stampa. Oltre mille gli euro di multa che abbiamo sommato per dei problemi che non sono della società. L’impianto purtroppo non è gestito da noi società così come avvenuto lo scorso anno, dove potevamo agire direttamente. Nonostante l’avvenuta omologazione si registrano cadute di calcinacci, caduta di pannelli in cartongesso. Chiediamo che lo sport venga trattato con dignità. Sulle autogestioni degli impianti manca la manutenzione, non si capisce – denuncia Frisenda – chi deve mantenere la manutenzione. Altro danno che abbiamo subito è stato quando l’amministrazione ha deciso di bloccare l’omologazione dell’impianto. Al momento paghiamo dei turni senza però avere servizi di assistenza alla manutenzione. Mancano i custodi quindi ogni società può entrare e far dell’impianto ciò che vuole”.

L’obiettivo per questa stagione – conclude Frisenda – è il mantenimento della categoria. Imparare dai nostri errori e dalle nostre difficoltà è la giusta ricetta per portare risultati positivi a casa. Questo è per noi un anno pilota, per capire le nostre forze e capire dove possiamo o non possiamo fare affinchè avvenga il manimetto della categoria”.