Calcio

Calcio Milazzo, bilancio amaro del presidente Salvatore Velardo

Il Milazzo ha chiuso domenica la propria stagione dopo il primo turno play off giocato a Palazzolo. Una stagione naufragata sul finale, sulla quale dice la sua il presidente Salvatore Velardo, in un’intervista concessa al portale Goalsicilia. Queste le parole del proprietario del club, apparso stremato dopo questa annata.

Presidente, domenica avete chiuso un campionato giocato a testa alta…

“Siamo andati oltre le previsioni. Avevamo preventivato di arrivare nella parte sinistra della classifica ma siamo addirittura riusciti a centrare un quinto posto play off che è stato abbastanza positivo per noi.

A Palazzolo domenica vi siete giocati la vostra partita…

“Abbiamo giocato senza timore, a viso aperto. Loro sono una squadra che era stata attrezzata per vincere il campionato, per noi è stato una gioia poterla giocare una sfida così”.

Che scenari si aprono per il futuro?

“Incontreremo l’amministrazione comunale per capire se la città ci vuole qui o meno. Noi siamo pronti a fare un campionato ancora più organizzato di quello appena andato in archivio. Siamo partiti in estate di fretta e furia senza fare una cernia più attenta, ma nonostante tutto, con una squadra molto giovane, abbiamo fatto una grande stagione”.

Come risponde alla contestazione dei tifosi alla società andata in scena domenica?

“Le contestazioni esistono da quando esiste il calcio, ci stanno e le accetto. Adesso capiremo quello che vuole la città, se è vero che non ci vogliono, ce ne torniamo, insieme ai nostri cinquanta anni di attività calcistica, da dove siamo partiti”.

Da dove nasce questo dissidio?

“Non lo capisco, a inizio stagione abbiamo detto che il nostro obiettivo era semplicemente di stare nella parte sinistra della classifica mentre siamo andati al di là, siamo arrivati dietro soltanto agli squadroni e ci siamo messi alle spalle altre squadre importanti come Giarre, Camaro, Atletico Catania. Io le contestazioni le accetto ma abbiamo fatto tutto il possible senza l’aiuto di nessun milazzese…per me è stata una stagione ottima, per gli altri non so…I tifosi è giusto che contestino quando le cose vanno male ma così proprio non lo condivido”.

Nel caso non si trovasse una sorta di ‘pace’, cosa succederà?

“Nel caso la città non ci accettasse, non è un problema mio, mi prendo la squadra che è mia e me ne vado. L’amministrazione comunale ha detto che siamo seri, noi non abbiamo chiesto niente a nessuno. Con le nostre forze abbiamo sostenuto un campionato di Eccellenza e siamo arrivati ai play off. Qualcosa di buono l’abbiamo fatto, qualche errore l’abbiamo ovviamente fatto ma oggi, se metto nella bilancia errori e meriti, posso dire che sono stato un fenomeno a fare un campionato così, da solo, a Milazzo. Da solo, dopo due anni che non avevano calcio a questo livello. Ci siamo trasferiti in una grande piazza venendo da una realtà piccolina come Pistunina ma abbiamo fatto calcio senza lasciare strascichi, questo è importante”.