Arti MarzialiSport

Arti Marziali | Jasmin Cagol: “Il Judo una scuola di vita”

Jasmin Cagol cintura nera 1°Dan, si è avvicinata a questa disciplina (Judo) nel lontano 2006 all’età di 6 anni per pura curiosità, all’inizio l’ha preso come un gioco, un’attività extra scolastica (come è normale che facciano tutti i bambini) ma poi crescendo si è sempre più incuriosita ed affascinata a questa disciplina, facendola diventare così la sua più grande passione. Oggi dopo 14 anni ancora la pratica ed è sempre più curiosa e vogliosa di andare avanti, perché come nella vita anche nel judo non si smette mai di imparare.

Il judo   spiega – è molto più di una disciplina sportiva, personalmente la vedo proprio come una scuola di vita perché insegna sin da subito i valori principali e il rispetto. I principi di questa disciplina fondentali sono “Crescere insieme agli altri (Ji Ta Kyo Ey)” e “Il miglior uso dell’energia (Seryoku Zen Yo)“, ed è proprio da questo che l’atleta ne trae beneficio, sia a livello di persona e di carattere sia fisicamente (dato che è uno degli sport dove lavori maggiormente con tutto il corpo)”.

Per il raggiungimento della cintura nera1°Dan  – prosegue – si hanno due possibilità: la prima è di ottiene il grado tramite meriti sportivi (classificandosi sul podio ai campionati italiani) oppure c’è la possibilità di acquisirlo tramite un esame che ogni atleta ha la possibilità di fare presso il comitato regionale fijilkam della propria regione. L’esame consiste nella esecuzione dei kata, poi bisogna avere una conoscenza di tutte le tecniche di judo, della terminologia giapponese di queste ultime, della storia del judo. Gli argomenti e le cose da preparare sono tante. Io ho acquisito il grado di cintura nera 1°Dan nel 2016 all’età di 16 anni dopo 10 anni che ho iniziato (ma la cosa è soggettiva, ognuno ci impiega il proprio tempo). Per la qualifica di aspirante allenatore invece ho frequentato un corso con esame finale sempre organizzato dal comitato fijilkam regionale; i requisiti minimi è essere maggiorenne e avere il grado di cintura nera 1°Dan”.

Quest’anno è stata una stagione difficile causa Covid e – come spiega l’atleta – “Per un atleta che è abituato a stare tutti i giorni in palestra sul tatami (che oramai è come una seconda casa) è scoraggiante, specialmente il primo periodo dove la fine del lockdown era un grande punto di domanda per tutti. Nel judo ancor di più (come tutti gli sport di contatto) siamo stati molto ostacolati dai decreti e dalle ordinanze che continuavano a cambiare lasciandoci a casa senza sapere quando era possibile riaprire la palestra. Verso metà settembre avevamo iniziato a vedere la luce in fondo al tunnel (o almeno così sembrava) fino a quando verso fine ottobre dopo a malapena 4-5 settimane che avevamo riaperto ed eravamo ripartiti con i corsi siamo stati di nuovo costretti a chiudere. È frustrante. Come ogni atleta, in questi mesi continuo ad allenarmi a casa con corde, pesi, elastici oppure utilizzando la mia amica come uke (compagno) per l’esecuzione di entrate ed esercizi semplici (solo per ricordare e mantenere allenata la mobilità e l’agilità). Speriamo solo che il 2021 sia un anno di rinascita dove possiamo ripartire tutti assieme, non solo per lo sport ma anche per l’economia e tutti gli altri settori che ne stanno risentendo anche fin troppo”.

Parlando del Judo come forma di difesa personale afferma: “Certamente qualche spunto si può prendere e aiutare ad evitare certe situazioni spiacevoli, ma purtroppo vedendo spesso le circostanze (essere da sola con più persone che ti vengono addosso, utilizzando magari oggetti contundenti o altro) non sempre aiuta ed è efficace. La cosa migliore (se è possibile) è prevenire allontanandosi il più possibile da determinate situazioni”.

Guardando al futuro. “Per il futuro, vorrei che la mia passione per le arti marziali e il judo diventassero un lavoro vero e proprio (l’idea era quella di entrare in polizia ed applicarmi al mondo della divisa), poi come altro obiettivo che mi sono impostata è prendere il grado di 2°Dan e la qualifica di Allenatore di judo. Per il momento vista la situazione covid è un po difficile muoversi, ma con la determinazione e la voglia di crescere son sicura che prima o poi raggiungerò tutti i miei obiettivi; è solo questione di tempo”.